"Nella giungla urbana del capoluogo pugliese, in quel che ormai è il salotto buono della città, c'è un posto che mixa sapientemente i sapori asiatici con la cultura brasiliana senza peccare mai di superficialità o scontato accostamento degli ingredienti. Anzi è nell'accoglienza ricercata e voluta che troviamo la parola chiave per questo posto. Il primo ottimo impatto di vicinanza lo si ha nella fase post prenotazione, quando squilla il telefono per chiedere conferma della reale presenza degli ospiti. Poi la fidelizzazione si perfeziona al tavolo. Quanto il responsabile di sala si assicura che alcuno dei commensali abbia intolleranze o allergie alimentari, per proporre la migliore scelta in carta senza rinunciare al percorso sensoriale che ti attende dopo la lettura del QrCode. Oltrepassata l'ampia vetrina di ingresso, coloratissime sedute aspettano gli avventori. Il locale ricorda vagamente altre location di ristorazione in prossimità del Kursaal, ma se ci si lascia trasportare dalla fantasia, le gabbie dorate sembrano custodire non semplici super alcolici, ma coloratissimi e vivacissimi parrocchetti o cenerini dell'immensa vegetazione amazzonica li in bella vista e non solo a decoro. Vastissima cantina di vini (in calice o a bottiglia), non toglie il respiro agli innumerevoli drinks sapientemente preparati al momento dal barman. Accostamento sempre perfetto di ogni portata. Cibo che non è solo un simposio del gusto, ma è l'acme per ogni elemento sensoriale perfettamente equilibrato. Qualsiasi scelta, anche la più audace, dovesse carpire l'attenzione del cliente, come il Bao alla carbonara, da gustare con le mani, i ravioli di cinghiale con zenzero e guanciale, il roll gio con la burrata o le tartare di salmone in letto di avocado. Freschissimo il Sashimi special Noh Samba Hagakure e delicatissimo il Tegolino Rice. Tutto oltre le aspettative, ottimo biglietto da visita per esplorare la carta dei dolci che, già nella lettura erano una attrazione di per sé, ma a cui la sazietà non ha dato seguito e senso. Da Rivisitare. Come le spiagge indimenticabili di Rio dopo uno scalo nella romantica Parigi del ventennio."
